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Criosauna: la terapia del freddo che tiene il corpo in salute

di Redazione Fitprime  - 

30/10/2020

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La criosauna è un trattamento usato nel campo della medicina estetica e della riabilitazione, che prevede l'uso di una nube di azoto, erogata all'interno di una particolare cabina creata ad hoc per lo scopo.

Ma la criosauna a cosa serve nello specifico? Quali sono i suoi benefici? E le sue controindicazioni? Ma soprattutto: funziona davvero? 

Nell'articolo facciamo chiarezza sulle caratteristiche di questo trattamento e su come utilizzarlo a vantaggio della propria salute.

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Cos'è

La criosauna, anche nota come crioterapia, è un trattamento caratterizzato dall’esposizione del corpo ad una nube di gas azoto per circa 3 minuti.

La temperatura della criosauna è compresa tra i -100°C e i -150°C. Il soggetto che si sottopone al trattamento deve accedere all’interno di una cabina cilindrica, la criocamera, che permette di lasciare solo la testa al di fuori della macchina, affinché questa non sia esposta ai gas freddi.

Criosauna: la terapia del freddo che tiene il corpo in salute

Per via delle basse temperature a cui il corpo viene esposto, è necessario che anche mani, piedi e parti intime siano coperte da calze, guanti e biancheria. Al termine della seduta, sono previsti 15 minuti di ginnastica dolce, che hanno l'obiettivo di riattivare la circolazione sanguigna.

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Effetti sul corpo

Il principio di base sul quale questa tecnica si basa, è quello di portare - per l'appunto - il corpo a temperature molto basse, in meno di un minuto.

L'abbassamento repentino di temperatura fa sì che le estremità corporee vadano incontro ad una vasocostrizione, la quale permette di aumentare l'afflusso di sangue al cuore, nonché le relative sostanze nutritive e ossigeno che contiene.

Al contrario, l’interruzione dell’esposizione all'azoto comporta una vasodilatazione, la quale favorisce l’afflusso di questo sangue concentrato di nutrienti al resto del corpo.

Gli effetti riscontrati si traducono in un rifornimento di nutrienti energetici e ossigeno ai tessuti e nella rimozione dell’acido lattico e del doms dopo un allenamento.

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Applicazione nello sport

La crioterapia è conosciuta soprattutto per le sue applicazioni in ambito sportivo. Numerosi sono infatti gli atleti che ne fanno uso. Viene utilizzata per il trattamento di alcune condizioni, quali:

  1. .riabilitazione fisica, per il recupero più veloce da allenamenti intensi o da infortuni;
  2. .lesioni muscolari e articolari;
  3. .tendinopatie;
  4. .dolori dovuti ad affaticamento.

Il suo utilizzo in relazione a queste condizioni deriva dalla sua funzione antidolorifica ed antinfiammatoria e deve essere preso in considerazione solo dopo essersi rivolti al proprio medico di fiducia.

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I costi e dove farla

Il trattamento può essere svolto in alcuni centri estetici e in centri specializzati.

Per l’ottenimento di risultati concreti, si consiglia di eseguire un ciclo di trattamento che prevede un numero di sedute variabile, in relazione alle esigenze avvertite.

Per quanto riguarda il costo, questo va dai 50 euro per una singola sessione, fino ad arrivare anche a 100 euro. Qualora si volesse acquistare il macchinario, il suo prezzo parte dai 30.000 euro, fino  ad arrivare a 40.000 euro. 

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I benefici

I pareri riguardanti l’efficacia della crioterapia sono discordanti tra di loro.

Ciò rende difficile determinare quali sono i reali benefici del trattamento. Per quanto riguarda il criosauna dimagrimento, sembrerebbe che quest'ultima sia in grado di aumentare il dispendio metabolico, a causa della necessità di ripristinare la temperatura corporea.

Tuttavia, nonostante ciò, non sono stati osservati cambiamenti metabolici e di peso nei giorni successivi alla terapia. Non è dunque possibile sostenere che la crioterapia aiuti nel processo di dimagrimento, in quanto non vi sono sufficienti evidenze che lo dimostrano.

Criosauna: la terapia del freddo che tiene il corpo in salute

I benefici che invece sembrerebbero avere una valenza accertata sono:

  1. .azione antinfiammatoria: attraverso il raffreddamento corporeo e il relativo rallentamento metabolico, il macchinario permette il blocco di sostanze pro-infiammatorie. Stesso beneficio viene riportato in seguito a cicli completi di trattamento, per la riduzione di infiammazioni sistemiche;
  2. .azione analgesica: il raffreddamento corporeo permette di bloccare la stimolazione nervosa e, dunque, di percepire dolore;
  3. .rilassamento muscolare: aiuta nella prevenzione e risoluzione di crampi muscolari;
  4. .azione antiossidante: aiuta nella lotta contro i radicali liberi, rafforzando il sistema di difesa. Ciò comporta dunque un minor livello di stress ossidativo ed un rallentamento del processo di  invecchiamento cellulare;
  5. .criochirurgia: questa pratica consiste nel congelamento di alcuni tipi di cellule, grazie all'utilizzo di temperature particolarmente basse (-196°) ed è finalizzata alla distruzione di tessuti anormali o patologici;
  6. .supporto nella possibile prevenzione di alcune malattie: altre ricerche e studi sono necessari per la conferma di quanto affermato, ma per ora si pensa che la crioterapia possa aiutare nella prevenzione del morbo di Alzheimer, grazie alla sua azione antiossidante ed antinfiammatoria.

Sembrerebbe dunque che la crioterapia, se autorizzata dal proprio medico, possa aiutare anche nel trattamento di alcune condizioni come:

  1. .malattie degenerative riguardanti le ossa, ad esempio l’artrosi;
  2. .diabete, per regolare i livelli di glucosio nel sangue;
  3. .lievi traumi al sistema muscolare, come strappi muscolari, tendinite, ecc.
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Le controindicazioni

Quando il cliente è in un buon stato di salute, il trattamento non comporta di solito l'insorgenza di alcune controindicazioni particolari.

Nonostante ciò, la crioterapia non è adatta a tutti ed è opportuno evitarla in caso di:

  1. .disordini all'apparato respiratorio e/o a quello cardiaco;
  2. .squilibri della pressione sanguigna  e/o malfunzionamenti della coagulazione sanguigna;
  3. .episodi di infarto, convulsioni, ischemie, angina pectoris e/o emorragie cerebrali;
  4. .inserimento nel corpo di protesi, impianti metallici o di pacemakers;
  5. .sindrome di Raynaud;
  6. .malfunzionamento dei reni;
  7. .tumore ed altre patologie gravi.

Tra le possibili controindicazioni dovute al trattamento troviamo:

  1. .dolore acuto: è un sintomo che potrebbe verificarsi in seguito all'esposizione all'azoto;
  2. .vesciche: pur trattandosi di una conseguenza comune, non sono segno di un esagerato congelamento cutaneo. La loro presenza dipende, infatti, dalla predisposizione del soggetto che si sottopone al trattamento;
  3. .infezioni: è una conseguenza molto improbabile, che potrebbe derivare da una disinfezione errata dell'apparecchio dopo l'uso;
  4. .cambiamenti del pigmento: la zona trattata e quella circostante potrebbero divenire più chiare o più scure;
  5. .sensazione di svenimento, dovuta allo sbalzo termico improvviso;
  6. .sanguinamento pesante;
  7. .peggioramento di una già esistente infiammazione pelvica e/o bruciori dovuti al freddo nella zona intima.
  8. .irritazione della pelle, rossori, intorpidimento e formicolii: questi sono però per lo più temporanei, dunque si necessita di una visita medica solo nel caso in cui dovessero persistere per più di 2 -3 giorni.

Bisogna assolutamente contattare un medico se si fa esperienza di febbre alta, sanguinamento pesante o dolore forte alla pancia. 

Criosauna: la terapia del freddo che tiene il corpo in salute

Inoltre, raccomandiamo di non utilizzare la crioterapia per più del tempo previsto, in quanto ciò comporterebbe il danneggiamento dei tessuti, il rallentamento della frequenza cardiaca, aumento della pressione e squilibri della capacità respiratoria.

Nonostante sia sconsigliata alle donne incinte, la criosauna sembrerebbe non comportare delle complicazioni per gravidanze future.

Infine, sembrerebbe essere adatta anche per chi soffre di claustrofobia, in quanto la testa è completamente fuori dalla criocamera, grazie ad un piedistallo regolabile in base all’altezza di ogni cliente. Inoltre, la seduta può essere interrotta in qualsiasi momento sia chiedendo al personale, che tramite l'apertura autonoma della porta della criocamera.

Entrando a conoscenza dei dettagli della criosauna, sarà lecito chiedersi se questa esposizione al freddo non sia però pericolosa per l’organismo.

Difatti, la normale temperatura corporea si aggira tra i 35 ed i 37 gradi e - in condizioni in cui questa dovesse scendere al di sotto dei 27 gradi - si potrebbe andare incontro ad un infarto.

Sembrerà dunque impossibile pensare che il corpo possa essere in grado di sopportare una discesa termica sotto zero e addirittura di -150°C. Nonostante ciò, la limitazione temporale della terapia fissata a 3 minuti fa sì che non si rischi di incorrere in conseguenze negative.

L’epidermide umano è composto da uno strato molto spesso e, la limitata esposizione temporale alla fonte di gelo, assicura che il freddo riesca a coinvolgere solo pochi millimetri di profondità.

La pelle sembra infatti raggiungere temperature tra i -3.7 e i 4.8 gradi, mentre delle serie bruciature cutanee si manifestano quando la pelle raggiunge i -10 gradi.

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In conclusione...
  1. .la criosauna è un terapia ottimale per gli atleti e per il trattamento di altri disturbi cutanei e non;
  2. .per riuscire ad avere risultati concreti è necessario intraprendere un ciclo di sedute, il cui numero varia in base alle necessità del cliente;
  3. .i benefici della crioterapia sono relativi ad effetti analgesici, antinfiammatori, antiossidanti e al supporto nella prevenzione di alcune malattie;
  4. .non sono stati riportati particolari effetti negativi legati a questa pratica;
  5. .bisogna tenere a mente che non è adatta a chiunque, pur non essendo una pratica pericolosa, se eseguita seguendo i vari accorgimenti precedentemente citati e dopo aver richiesto il parere ad un esperto in materia.

autore

Redazione Fitprime